domenica 2 maggio 2010

Queste lacrime

ma cosa sono queste lacrime
che sempre più spesso
mi salgono
dallo stomaco agli occhi
Non le trattengo 
e nuotano sulla terra
della mia faccia
penso ad una confitta
che mi fa piangere
alla battaglia
e forse alla guerra
che tutti abbiamo perso
quando ci ritroviamo
ognuno animale
contro l'altro animale
senza più quel magnifico progresso
in cui gli uomini e le donne
della mia epoca
cioè del passato
avevano creduto e sperato
sono lacrime che salgono 
e scendono
quando intorno a me
avverto il battito di un cuore
che arriva sul campo
di questa battaglia-a-brandelli
e guarda lontano
come se l'orizzonte
si fosse squarciato
solo oggi
credendo di vedere il cielo
di un'altra terra
e di un altro teatro
più giusto e dolce
sono lacrime 
che restano calde
fino al momento in cui
ancora questi cuori
si fermano di battere
e allora
si faranno fredde
e si incolleranno
a questa mia faccia
di uomo

Il suono e il battito

Il nostro suono
sarà un battito (I.Fossati)
e il mio silenzio
sarà un tormento
vicino al tuo cuore
e alla tua domanda
"ma allora queste cose
non le penso solo io?"
ma io mia cara compagna
per mettermi a nudo
davanti a te
ho dovuto farmi forza
e ho dovuto trattenere
queste lacrime 
che mi forzavano gli occhi
ho dovuto credere che tu ci fossi
prima di saperlo davvero
e se tu non ci fossi stata?
se tu non ti fossi fatta
quella domanda 
spinta dalle tue lacrime calde
e sotterranee
allora il mio cammino 
in silenzio
sarebbe stato un precipizio
una chiusura della terra
su se stessa
la terra mia
che ora è anche tua
e allora
togliamoci le nostre quattro scarpe
e continuiamo a piedi nudi
come nudo deve restare
il tuo cuore
anche il tuo
non solo il mio.


(Scritta come ringraziamento per
Maria Cristina Koch e le altre persone presenti ieri sera
29 aprile 2010 alla casa di vetro di Milano)