Spuntati sono gli aghi
che uso per cucirmi dentro
fanno male
ma entrano ed escono
sicuri
Ti ricordi a Cagliari
ti dissi che stavo
in ginocchio
e a faccia a terra
era vero
ero prostrato e senza fiato
sono scivolato lento
a pancia a terra
e la faccia girata di lato
per poter respirare ancora
nell'acqua dell'asfalto
e lì per terra
sono riuscito a tenere aperto
per far entrare e uscire fiati
e sentire venti
anche debolissimi
la mano era ancora viva
e ha potuto tenere
la mia camera delle immagini
e ci ho respirato dentro
il cuore anche
era ancora vivo
e la luce ha fatto il suo
accecante sui muri di Lecce
sono riuscito a sollevarmi
aggrappandomi a quei chiodi
storti come me
e ora sono qui
debole ma in piedi
che guardo lontano
con gli occhi socchiusi
e ti tendo la mano
e voglio che ti alzi
e ricominci a volare
alta come solo tu sai fare
Di me non curarti
quando sarai in alto
tu devi volare
sopra
Ico per Savina 20/7/2012
venerdì 20 luglio 2012
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