domenica 23 giugno 2013

Mi mancate


Mi mancate, Donne di Bollate
mi mancate con tutte le vostre ferite aperte
e la vostra umana presenza
mi mancate da un giorno e mi sento vuoto
non avrei pensato a questo
non avrei saputo
sento le risate
le voci e le parole scomposte
l'onore di dividere a metà 
la storia mia in questi giorni 7
e il vitto urlato
e i pensieri muti
mi mancate Donne di Bollate
come sorelle e madri
come portatrici di colpe
e maestre di respiro
scarpe colorate
e vesti comuni ma di festa
e sguardi da fuori alla porta
e sarde che escono dal forno
come per la tavola del re
e mani che tessono nodi
mi mancate con il tremore vostro ordinato
davanti ai leoni puliti
che sono entrati in sartoria
per primi
per voglia 
per rinascita
usciremo tutte insieme
da questi dolori che stracciano
ci guarderemo negli occhi ancora una volta
oggi 
e dopo e dopo
dopo 
continueremo a cercarci
a pensarci
a lasciar passare i giorni sui fili rossi
di questa trama bollente
e smonteremo infine 
solo stupidi bulloni di ferro
ma di ferro terremo unite
le nostre mani dolci 
bagnate delle lacrime che abbiamo speso
su questo banco di pegni
immobile
che non paga
e non ci farà felici


Milano 23 giugno 2013

per le Donne e gli Uomini di Bollate

lunedì 17 giugno 2013

La corda greca


Piango insieme a te sorella greca 
e le lacrime mi bagnano le dita che stringo alle tue.
Piango per il tuo dolore che è mio e lo sarà sempre
ogni volta che saremo chiamati a soffrire 
e soffriremo senza poter far altro che piangerci sulle dita
ma queste dita scrivono piene di lacrime
e le lacrime non fermano le parole
e questa disperazione diventa, sorella mia, 
una corda che ci unirà sempre
in ogni ora e in ogni paese
una corda tesa e forte come quelle del tuo violino
che ci farà vibrare
e ci unirà ancora
e ancora
e ancora
tu continua a suonare
insieme vinceremo