lunedì 13 febbraio 2012

A Magda


Se qualcuno ti fa fuori
sorella nostra
noi ti facciamo dentro
ti teniamo stretta
e non ti molliamo
che preziosa sei
nodo dei nostri
che facciamo la rete
e combattiamo i buchi
riposati pure ora
passando le tue mani lisce
sui nostri fili
e se senti un piccola musica 
siamo noi che ti sorridiamo
e suoniamo per te


ti vogliamo bene Ico e paola

domenica 5 febbraio 2012

Fare branco

Da Antonia Api per Antonia Api ad Antonia Api
(questo il suo testo)


fare branco


quanti erano? rispondi!
non ricordi? non sai? non hai contato?
non hai distinto?!
allora c’è ben poco da fare
del resto, hanno già fatto tanto su di te
ma tu non parli, non dici
tutto, tutto ciò che vorrei sapere
per bloccarli, dopo.
per fermarli, dopo.
per evirarli…mai.
dimmi, devi dirmi tutto
se vuoi che il branco paghi
tanto non pagherà
non paga nessuno il Danno
se hai dodici anni e mezzo
puoi sempre buttarti dal quinto piano
tuo padre non farà mai in tempo a fermarti
se ne hai qualcuno di più, di anni,
starai silenziosa e tremante
ad ogni incontro
oppure nessun incontro, solo pareti spoglie
come te, allora…
dimmi!
non basta quello che hai già detto
non bastano ferite strappi lividi
un utero che non genererà mai
( ti hanno trasformata in un buco a perdere…)
devo dare una sentenza, lo capisci?
io, maschio (anche femmina, perchè no?), giudice,
gestore della vita altrui, ora la tua,
che non sarai mai gestante
devo giudicare se è più grave
che ti abbia privato di te uno solo, uno
o tanti, a turno o insieme o in fila
provi dolore, se parlo così?
non sai ancora quanto dolore avrai
quando scriverò sul tuo corpo
la mia sentenza
ti graffierò sottilmente il cuore
inciderò sul tuo sangue rimasto
anche su quello appena coaugulato, si!
( non come il mio rosso porporato)
continuerò, Io Puro Saggio e Inappellabile
a strappare lembi di pelle appena ricuciti
a premere forte sulla spalla fratturata
nel punto esatto che tu dici
‘mi tenevano forte le braccia, non potevo muovermi…’
sarà vero, certo ma non mi basta
neanche se ti avessero ammazzata
(oddio, un problema in meno!
tutto questo dire non ci sarebbe stato…
aspetta, devo bere un sorso d’acqua, ho la gola asciutta)
no, non come la tua!
la tua, a ben pensarci, non era neanche più una gola
ti hanno spezzato le corde vocali
non parli più, non dici più, non dici quello che mi serve
per cambiare inchiostro alla penna!!!

4/2/12

(questa la mia risposta)

E allora la leggerò io per te
e la leggerò a voce alta
in nome di tutti quelli maschi
che imbrattano il mondo
e ci lasciano soli
e senza speranza
la leggerò a voce alta
ché non tutti siamo uguali
e non tutti sentiamo l’animale
se posso fare qualcosa
per fermare questo mondo
la farò con i versi tuoi
e con i loro lamenti
e le viscere squartate
a voce alta
ché loro di alto non hanno nulla
e di basso nemmeno
passano sulla storia
lasciando una scia lurida di bava
e sabbia nera
e tante sorelle mie in sangue
con il freddo dentro
che non si scalderà mai più
lasciano sole
e questi versi passeranno
di cuore in cuore
piano
muovendo l’aria in una corrente leggia
che non basterà a fare fresco
dentro c’è puzza di zolfo
che sale dall’inferno
e all’inferno li riporti
lasciando qui
le sorelle mie di sangue fatte
le lasciano qui mute
in quest’altro inferno
di sguardi diffidenti
e lontani
Ico Gasparri
4/2/12