mercoledì 28 aprile 2010

Il cuore al muro



















Se metti l'orecchio molto vicino a questo muro
sentirai finalmente il silenzio.
A pochi millimetri dai resti gloriosi
di una pennellata rossa
sull'intonaco della Kashba
il rumore che c'è intorno a te
non riesce a penetrare.
E' proprio lì che io appoggio 
la mia ottica ubbidiente
e le chiedo di raccontare questo silenzio.
Per essere sicuro 
che il vuoto si percepisca meglio
sfoco il prima e il dopo
avanti e dietro alle righe di colore
e carico il mio cuore a speranza
ed emozioni che non so descrivere con le parole
ma che hanno molto a che vedere
con lo straniamento
e allora
scatto
sapendo che quello 
è il modo migliore 
per raccontare la mia Odissea minima
Le tracce del silenzio
Un tremito molto forte 
e potente
che mi squassa.
Dopo lo scatto torno tranquillo
e non posso più guardare quel muro.
Vengo risucchiato indietro
dal rumore
e vago come ubriaco
alla ricerca disperata
di altri silenzi ancora più muti.
Riguardo la scena tempo dopo
e riscopro il mio silenzio
ma lo scopro solo io!
Molti lo guardano
ma non riescono 
ad avvicinare il cuore al muro
e non rompono 
il muro del silenzio
e allora mi ritrovo solo
e spesso disperato.
A cosa servono 
questi silenzi fotografati
se il mondo vive nel rumore?
Io non trovo una risposta.


22/2/2010

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